Buchi neri e stelle alla panna
Alcuni scienziati hanno sviluppato un nuovo metodo per individuare le onde gravitazionali, quelle piccole increspature dello spazio-tempo previste da Einstein nella sua teoria della relatività generale. La notizia è stata riportata nel n. 22di settembre 2014 del Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. Il responsabile dello studio Barry McKernan, un astrofisico dell’ American Museum of Natural History in New York, mette in discussione la convinzione diffusa che l’interazione tra onde gravitazionali e materia sia estremamente debole e quindi difficilissima da rilevare. Egli afferma che le stelle che vibrano alla stessa frequenza delle onde gravitazionali (quelle che sono ‘risonanti’, direbbero i fisici) possono assorbire grandi quantità di energia quando ne sono attraversate. Tali stelle dovrebbero quindi gonfiarsi e diventare più luminose. E’ un po’ come quando si monta la panna: si cede energia con la frusta dello sbattitore (le onde gravitazionali) e il liquido (la stella) si gonfia, aumenta di volume e diventa cremoso. Ecco, le onde gravitazionali hanno sulle stelle lo stesso effetto: le rendono morbide, gonfie e cremose.
McKernan porta un esempio per chiarire meglio il concetto: “Dovete immaginare le onde gravitazionali come il suono prodotto da un pianoforte e le stelle come le corde di un violino che si trovi nelle vicinanze. Se la frequenza sonora corrisponde a quella propria delle corde del violino, queste iniziano a vibrare”.
Secondo l’astrofisico americano, se una popolazione di stelle si trova vicino a due buchi neri che si stanno fondendo e viene investita da onde gravitazionali, prima inizieranno a brillare più intensamente le stelle più massicce e quindi le altre, man mano che i due buchi neri si avvicinano e la frequenza aumenta. Se vediamo una popolazione di stelle in cui ciò accade, allora possiamo ritenere quello un segno della presenza di onde gravitazionali. Non resta altro che cercare un gruppo di stelle in cui le più piccole o le più grandi siano più brillanti del solito e … cremose.