Nebulosa “Velo”

La Nebulosa “Velo” è un resto di supernova visibile nella parte sud-orientale della costellazione del Cigno, e fu scoperta da William Herschel nel 1784.

La sua distanza da noi è stimata in circa 1.500 anni luce.

L’intero complesso è costituito da un intricato sistema di nebulose formato da tre delicatissimi filamenti, disposti a formare una sorta di circonferenza.

La parte più luminosa è quella più ad est, nota come NGC 6992. Ingrandimenti sempre maggiori rivelano che ogni filamento è in realtà costituito da una rete di altri filamenti minori, sempre più sottili.

La parte più a ovest è nota come NGC 6960, ed è posta in direzione della brillante stella 52 Cygni,

La parte più a nord, denominata NGC 6979, è nota come il “Triangolo di Pickering” anche se i suoi deboli filamenti vennero fotografati per la prima volta nel 1904 da Williamina Fleming, assistente dell’astronomo Edward Charles Pickering che fu all’epoca il direttore dell’osservatorio astronomico dove questa lastra venne ripresa e al quale venne riconosciuta la paternità.

Come detto l’intera nebulosa è un antico resto di supernova; la stella che ha originato quest’oggetto è esplosa diversi millenni fa. Ciò che ora è visibile sono questi debolissimi filamenti, ancora in espansione alla velocità di decine di km/s.

Si pensa che nel giro di pochi millenni questa “meraviglia” del cielo boreale scomparirà, perché ad una grande velocità di espansione corrisponde pure un elevato indice di dispersione della sua materia; presto la nebulosa esaurirà l’energia ricevuta durante l’esplosione e si disperderà nel mezzo interstellare.

L’immagine risulta in falsi colori poiché la ripresa è stata effettuata con i filtri in banda stretta Ha, OIII e SII, e poi elaborata in tricromia con il metodo “Hubble palette”. Inoltre le numerose stelle presenti nel campo sono state quasi totalmente eliminate artificiosamente, in maniera tale da poter percepire al meglio i vari filamenti dei quali è costituita l’intera nebulosa.

Dettagli progetto

  • Autore: Danilo Caldini
  • Data: 27 agosto 2016
  • Luogo: Osservatorio di Lazzarello
  • Camera: CCD monocromatico Moravian G2-8300 EFW
  • Telescopio: Rifrattore apocromatico SKYWATCHER Esprit80 (diametro 80 mm – riduttore focale a 316 mm)
  • Montatura: SKYWATCHER NEQ6 controllata da SYN SCAN
  • Tempo: 3h 30m (Ha=6pose x 900s + OIII=4 pose x 900s + SII=4pose x 900s)
  • Calibrazione Monitor

    Per una corretta calibrazione del monitor dovreste distinguere le 16 tonalità di grigio.

    Scala di grigi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su